Tomato brown rugose fruit virus

Tomato brown
Photo: Salvatore Davina, https://gd.eppo.int. Heike Scholz-Döbelin, https://gd.eppo.int

Nel 2023 la sorveglianza del territorio è stata effettuata in 12 Cantoni. In totale, sono stati analizzati oltre 200 campioni costituiti da frammenti di piante o da acque di drenaggio. La sorveglianza del territorio, così come le notifiche di sospetto, hanno portato alla diagnosi della presenza del virus in diverse serre.. Sono state adottate misure adeguate a implementare l'igiene e l'eradicazione. Le infestazioni della stagione 2022 sono stata parzialmente eradicate.

Il Tomato brown rugose fruit virus (ToBRFV) è stato riscontrato per la prima volta in Israele nel 2014 e in Giordania nel 2015. Colpisce le piante di pomodoro (Solanum lycopersicum) e di peperone (Capsicum spp.), causando sintomi aspecifici (decolorazione a mosaico sulle foglie e macchie gialle sui frutti) e in generale rallentando la crescita fino a provocare la morte delle piante. Questo virus estremamente stabile si diffonde meccanicamente, ovvero attraverso il contatto con piante, uomo, strumenti, terra e acqua e, sulle lunghe distanze, principalmente attraverso sementi, piante e frutti contaminati. Attualmente il virus è presente in diversi Paesi europei. Nel 2021 è stato individuato per la prima volta in Svizzera ed è stata rilevata in casi isolati anche nel 2022 e nel 2023. Nella produzione di pomodori e peperoni in Svizzera, i servizi cantonali competenti, generalmente i servizi fitosanitari cantonali, provvedono a controllare il ToBRFV nell’ambito della sorveglianza del territorio. Nel quadro del controllo del passaporto fitosanitario nonché del controllo basato sul rischio all’atto dell’importazione di piante o di prodotti vegetali, il Servizio fitosanitario federale monitora il virus.

In Svizzera, il Tomato brown rugose fruit virus è regolamentato come organismo da quarantena potenziale e quindi sottostà all’obbligo di notifica e di lotta. In casi sospetti la notifica è da inoltrare al servizio cantonale competente. Le aziende omologate per il rilascio dei passaporti fitosanitari notificano eventuali sospetti al Servizio fitosanitario federale (SFF).

Ultima modifica 06.01.2024

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