
La lafigma (Spodoptera frugiperda) è un importante parassita del mais delle regioni tropicali e subtropicali dell’America settentrionale e meridionale. A partire dal 2016, questo lepidottero si è insediato anche in Africa dove causa considerevoli perdite nei raccolti. Tutto porta a ipotizzare che la lafigma si possa stabilire anche in Europa. In Svizzera, potrebbe riuscire a causare danni durante la stagione colturale sopravvivendo all’inverno in serre e capannoni protetti dal gelo. A causa della sua grande pericolosità, la lafigma è considerata un organismo di quarantena sia in Svizzera sia nell’Unione Europea.
La lafigma (Spodoptera frugiperda) è un lepidottero della famiglia dei nottuidi e si nutre su più di 80 piante, tra le quali il mais risulta essere la specie ospite principale. È originaria delle regioni tropicali e subtropicali dell’America settentrionale e meridionale, dove è uno dei principali parassiti del mais. Sverna unicamente nelle regioni calde, ma, grazie alle sue eccezionali capacità di volo, colonizza ogni anno l’intero continente americano. A partire dal 2016, la presenza della lafigma è stata segnalata anche nell’Africa subsahariana, da dove, visto il suo notevole potenziale d’espansione, potrebbe insediarsi nel bacino del Mediterraneo e, da qui, raggiungere la Svizzera causando danni alle colture. Serre e capannoni protetti dal gelo potrebbero offrirle luoghi riparati adatti al suo svernamento nel nostro paese.
Un ciclo di sviluppo, dalla deposizione allo sfarfallamento, dura tra 30 e 90 giorni in funzione della temperatura ambientale. La farfalla depone in media 100-300 uova sulla pagina inferiore delle foglie della pianta ospite. Alla nascita, le larve sono lunghe soltanto 1,7 mm. Una volta mature raggiungono i 3,5 – 4 cm. I bruchi si nutrono di foglie, fusti, organi riproduttivi e, nel caso del mais, anche di spighe. Le larve più sviluppate si infossano spesso nei tessuti di fusti e spighe, complicando conseguentemente la lotta.
La lafigma potrebbe raggiungere la Svizzera in due modi: autonomamente, con il volo attivo degli adulti, oppure tramite il commercio internazionale di merci infestate. Per prevenire questo rischio, l’Unione Europea e la Svizzera considerano la lafigma un organismo di quarantena. Essa figura a questo titolo nell’ordinanza sulla salute dei vegetali (OSalV-DEFR-DATEC, SR 916.201). Secondo le prescrizioni dell’ordinanza dell’UFAG concernente le misure fitosanitarie per l'agricoltura e l'ortoflorovivaismo esercitato a titolo professionale (OMF-UFAG, RS 916.202.1):
- tutti i casi sospetti devono essere annunciati senza indugio al Servizio fitosanitario cantonale competente,
- l’importazione di frutti delle piante ospiti, così come quella di piante, semente e granella di mais provenienti dall’Africa o dall’America settentrionale e meridionale è sottoposta a misure particolari,
- gli stati membri dell’Unione Europea e la Svizzera devono eseguire annualmente indagini volte a rilevare l’eventuale presenza del lepidottero,
- nel caso si manifestasse la presenza del parassita in Svizzera, si dovranno adottare misure di eradicazione.
Notifica di sospetta infestazione
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