
Decolorazione grigio-marrone di un tubero di patata affettato con bava batterica di Ralstonia solanacearum. (Foto di K. Tsuchiya, Japan - www.apsnet.org)
Nel 2024, nell’ambito degli ordinari controlli di sorveglianza del territorio, sono stati campionati 200 tuberi di patata in 67 luoghi diversi, a loro volta distribuiti fra 18 cantoni elvetici e il Principato del Liechtenstein. Tutti i campioni sono risultati negativi. Lo stesso risultato si è riscontrato nei campioni prelevati nel quadro della certificazione delle patate da semina e in quelli di acqua di lavaggio proveniente da 5 siti di lavorazione delle patate. Nel 2023, il riscontro di focolai di Ralstonia pseudosolanacearum in diverse produzioni di zenzero ha portato, nel 2024, a un monitoraggio supplementare del territorio. Complessivamente, sono state ispezionate 16 aziende in 10 cantoni. In due casi sono stati individuati nuovi focolai, dove sono state subito prese opportune misure di eradicazione. Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito web del Servizio fitosanitario federale.
Il marciume bruno della patata è una temuta malattia causata da batteri appartenenti al complesso di specie Ralstonia solanacearum. La malattia colpisce diverse colture, tipicamente appartenenti alla famiglia delle Solanaceae, provocando l’avvizzimento e il deperimento delle piante. Recentemente, è stata introdotta una nuova nomenclatura che sostituisce lo storico concetto di razza con la classificazione dei batteri in filotipi, alcuni dei quali, come il filotipo IIB, possono diventare importanti patogeni della patata, come osservato in Portogallo. Il batterio si diffonde su larga scala soprattutto per mezzo dello spostamento di materiale vegetale infetto o di terra contaminata, mentre, localmente, si propaga tramite l’acqua, la terra, gli attrezzi e l’uomo.
In Europa, il batterio si riscontra saltuariamente in alcune parcelle e corsi d’acqua. In Svizzera, nel 2017, sono stati segnalati focolai di R. pseudosolanacearum (filotipo I) su rosai presenti nei cantoni Berna, Soletta e Zurigo. Queste infestazioni sono state eradicate con successo, distruggendo le piante ospite presenti nell’unità colpita e decontaminando meticolosamente le infrastrutture interessate. Nel 2023, sia in Svizzera sia in diversi Paesi europei si sono rilevati diversi casi di marciume bruno nelle colture di zenzero, causate da R. pseudosolanacearum (filotipo I). Le infezioni sono state ricondotte alla piantagione di rizomi infetti, parzialmente acquistati in supermercati, dove erano venduti a scopo alimentare, invece che da fonti riconosciute, in grado di garantire la produzione di piante sane. Ciò dimostra, una volta di più, quanto sia importante acquistare materiale vegetale di base munito di passaporto fitosanitario. A differenza di quella del 2017, l’infezione del 2023 si è verificata all’interno di tunnel o serre, in cui le piante erano coltivate prevalentemente in terra anziché in vaso, implicando la variazione delle strategie di controllo rispetto all’evento precedente.
In Svizzera, il marciume bruno della patata viene monitorato su più fronti: nell’ambito della certificazione delle patate da semina sono le Organizzazioni di trasformazione ad effettuare il monitoraggio, mentre, nel quadro della sorveglianza del territorio, sono i servizi cantonali competenti (di norma i Servizi fitosanitari cantonali) a vigilare sulla produzione di patate, zenzero e curcuma, nonché sulla qualità delle acque superficiali, tramite campionamenti regolari. Anche il Servizio fitosanitario federale svolge un ruolo nel monitoraggio della malattia, controllando i passaporti fitosanitari e valutando i rischi legati all’importazione di piante e materiale vegetale.
In Svizzera, i batteri appartenenti al complesso di specie Ralstonia solanacearum sono considerati organismi di quarantena prioritari e, pertanto, sottostanno all’obbligo di segnalazione e di lotta. Qualsiasi presenza sospetta dev’essere notificata al servizio cantonale competente. Le aziende abilitate al rilascio dei passaporti fitosanitari devono, invece segnalare le infezioni sospette al Servizio fitosanitario federale (SFF).
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Ultima modifica 17.02.2025