Xylella fastidiosa

Xylella fastidiosa

 
Das Feuerbakterium - Xylella fastidiosa
Figura: Piante d'olivo danneggiate da Xylella fastidiosa, Puglia, Italia
Fotografo: Alfred Kläy UFAG

Nel 2023 sono stati ispezionati visivamente oltre 60 ettari di frutteti e sono state posizionate 55 trappole nell'ambito del programma di sorveglianza. Il monitoraggio è stato effettuato in tutta la Svizzera e nel Principato del Liechtenstein. Tutti i campioni sospetti provenienti dai controlli visivi, così come gli individui catturati dal vettore indigeno Philaenus spumarius, sono risultati negativi al parassita da quarantena Xylella fastidiosa.

Il batterio Xylella fastidiosa è originario dell'America ed è considerata una delle malattie delle piante più pericolose al mondo. Il suo spettro di ospiti comprende più di 360 specie vegetali, tra cui vite, frutta a nocciolo e olivo. Il batterio può provocare l'avvizzimento e addirittura la morte della pianta. Localmente si diffonde attraverso le cicaline che fungono da vettori, in Europa soprattutto è veicolato dal vettore indigeno Philaenus spumarius. Sulle lunghe distanze il batterio si diffonde in particolare per mezzo di materiale vegetale infestato. La sua presenza è stata rilevata per la prima volta nel 2013 in Italia, nel 2016 in Spagna e nel 2019 in Portogallo. Nel 2015 sono state importate in Svizzera piante di caffè infestate da Xylella fastidiosa provenienti dall'America centrale, che sono state immediatamente distrutte. La misura più efficace è la prevenzione, ovvero evitare l'introduzione del batterio. In Svizzera, Xylella fastidiosa viene monitorata visivamente negli impianti di alberi da frutta a nocciolo e negli oliveti nonché nei luoghi a rischio d'introduzione per mezzo di trappole gialle sul vettore (Philaenus spumarius) dai servizi cantonali competenti, generalmente i servizi fitosanitari cantonali, nell'ambito della sorveglianza del territorio. Nel quadro del controllo del passaporto fitosanitario nonché del controllo basato sul rischio all’atto dell’importazione di piante o di prodotti vegetali, Xylella fastidiosa viene monitorata dal Servizio fitosanitario federale.

In Svizzera, Xylella fastidiosa è regolamentato come organismo da quarantena prioritario e quindi sottostà all'obbligo di notifica e di lotta. In casi sospetti la notifica è da inoltrare al servizio cantonale competente. Le aziende omologate per il rilascio di passaporti fitosanitari notificano il sospetto al Servizio fitosanitario federale (SFF).

La prevenzione, che consiste nell'evitare l'introduzione della malattia, è fondamentale. In primo luogo, per i sintomi e le conseguenze sulle colture e, in secondo luogo, perché non esistono metodi di controllo chimici o biologici per le piante interessate. Inoltre, molte piante ospiti non mostrano alcun sintomo, il che favorisce la diffusione del batterio. È quindi molto importante che il batterio non si stabilisca nella vegetazione naturale, perché in tal caso rappresenterebbe una fonte permanente di infezione per le piante coltivate. Per questo motivo è stata adottata una misura: dal 2016, tutte le piante ospiti di X. fastidiosa (specie vegetali in cui è stata rilevata un'infestazione in Europa) sono soggette a un passaporto delle piante in Svizzera e nell'UE.

Ultima modifica 29.11.2023

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