Esperimenti a lungo termine – una lettura tra le linee di semina
Per poter studiare i cambiamenti di lunga durata della qualità del suolo e delle funzioni del suolo che da essi dipendono, Agroscope gestisce e supervisiona diversi esperimenti a lungo termine in Svizzera. Si tratta di studi portati avanti per diversi decenni al fine di comprendere i processi lenti che avvengono in questi intervalli temporali e che non possono essere valutati con esperimenti di breve durata. Alle particelle sperimentali si applicano vari metodi per determinare in che modo le misure di gestione agricole – come per esempio l’organizzazione della rotazione delle colture, la concimazione, la lavorazione del suolo, la circolazione sui campi o i sistemi di coltivazione – influenzino la qualità e le funzioni del suolo a lungo termine nonché se si verifichino effetti collaterali su altre componenti dell’ecosistema. Si tratta di un requisito preliminare per poter valutare correttamente gli effetti dei processi lenti e garantire che le misure di gestione siano effettivamente sostenibili.
Un apporto sufficiente ed equilibrato di sostanze nutritive è essenziale per riuscire a ottenere raccolti quantitativamente e qualitativamente soddisfacenti. L’esperimento Demo illustra in modo eloquente l’effetto dei diversi concimi organici e minerali sulla quantità e qualità dei raccolti, così come i segnali indicativi di carenza in caso di insufficiente apporto di azoto, fosforo o potassio su sei colture coltivate parallelamente.
Inizialmente ideato come sistema di confronto tra metodi agricoli convenzionali e biologici, l’esperimento DOK serve attualmente da piattaforma per le più svariate analisi scientifiche. Con metodi bio-dinamici (D), bio-organici (O) e convenzionali (C) si approfondiscono gli aspetti legati alla fertilità del suolo, alla produttività, all’efficacia climatica e alla resilienza dei sistemi agricoli.
L’intensivazione dell’agricoltura comporta necessariamente una maggiore pressione sull’ambiente? È questo il quesito dell’esperimento a lungo termine FAST, che studia l’influsso della gestione convenzionale e biologica con e senza aratura e delle varie colture intercalari sulla produttività e sui servizi ecosistemici.
La lavorazione del suolo e la concimazione sono determinanti per la qualità e la funzionalità del suolo. L’esperimento di Oberacker dimostra gli effetti della semina diretta e dell’aratura su sei colture coltivate in parallelo, ciascuna combinata con i piani di concimazione secondo GRUD e Kinsey. Oltre alle prestazioni di resa, particolare attenzione è dedicata allo studio delle proprietà chimiche, fisiche e biologiche del suolo.
Il fatto che macchine sempre più grandi percorrano i terreni agricoli si ripercuote negativamente sulla qualità pedologica. Il Soil Structure Observatory è stato istituito per studiare il comportamento dei suoli compattati e i processi di rigenerazione. Una rete di sonde misura in che modo i diversi parametri delle condizioni pedologiche reagiscono alla compattazione del suolo.
Nella campicoltura l’apporto di sostanze nutritive dipende fortemente dalle condizioni del suolo e del clima, oltre che dalla concimazione. Su sette particelle in Svizzera gli esperimenti STYCS studiano l’influsso delle caratteristiche locali sul contenuto di sostanze nutritive del suolo necessarie per ottenere rese ottimali. Questi risultati consentono di migliorare le raccomandazioni per la concimazione.
Dal 1949 il più datato esperimento a lungo termine della Svizzera studia l’influsso della concimazione minerale e organica e la loro combinazione sulle rese e sulla loro qualità nonché sui parametri di qualità del suolo. La serie di misurazioni, che copre un periodo di oltre 70 anni, permette di valutare la sostenibilità e l’impatto climatico delle diverse concimazioni.
È difficile stabilire in che modo avvengono i processi d’infiltrazione e di dilavamento nel suolo. Rispettivamente 12 e 72 recipienti dei due impianti lisimetrici di Zurigo-Reckenholz contengono cilindri di terra che possono essere esaminati su tutti i lati. Questi cilindri forniscono informazioni sulla percentuale di precipitazioni che evapora e sulla quantità di acqua, sostanze nutritive e inquinanti che giungono nelle acque sotterranee.
