Colza (Brassica napus L.)

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L'olio di colza è attualmente sulla bocca di tutti. I nutrizionisti ne lodano l'elevato contenuto di acidi grassi polinsaturi (acido linoleico e linolenico, acidi grassi Omega 3), che rendono particolarmente prezioso questo olio commestibile. Nel frattempo anche il settore gastronomico ha recentemente scoperto gli aspetti gustativi dell'olio di colza e lo impiega sempre più spesso nella preparazione delle pietanze. Ad aumentare costantemente è soprattutto la domanda dell'olio di colza biologico spremuto a freddo. Sebbene la colza rivesta un ruolo di secondo piano nell'agricoltura biologica, negli ultimi anni la superficie coltivata è arrivata a coprire approssimativamente 100 ha, a fronte di uno smercio per circa 250 ha. Il motivo principale di questa coltivazione limitata è la mancanza di garanzia della resa, in quanto sono molti i fattori (soprattutto infestazione di malerbe e di insetti) che contribuiscono a un elevato rischio di perdite di produttività. 

Prove su piccoli appezzamenti e sulle file

Insieme agli istituti partner, Agroscope si è prefisso l'obiettivo di lavorare sulle cause di questa instabilità nella resa e di testare l'idoneità alla coltivazione estensiva e biologica delle nuove coltivazioni di linee pure. A questo scopo, le varietà vengono confrontate le une con le altre (prove mirate e sulle file) in condizioni biologiche. Inoltre vengono testate e sviluppate le possibilità di lotta, adatte al biologico, ai meligeti della colza.