Nel 2024 la sorveglianza del territorio è stata effettuata in 12 Cantoni. Inoltre, sono stati effettuati circa 150 controlli nel quadro del sistema di passaporto fitosanitario. In totale, sono stati analizzati circa 1250 campioni costituiti da frammenti di piante, semi o da acque di drenaggio. La sorveglianza del territorio, i controll nel quadro del passaporto fitosanitario così come le notifiche di sospetto, hanno portato alla diagnosi della presenza del virus in diverse serre. Sono state adottate misure adeguate a implementare l'igiene e l'eradicazione. Nel 2025, la sorveglianza del territorio per il Tomato brown rugose fruit virus sarà interrotta a causa della sua riclassificazione come organismo regolamentato non da quarantena a partire dal 2025.
Il Tomato brown rugose fruit virus (Tobamovirus fructirugosum, ToBRFV) è stato riscontrato per la prima volta in Israele nel 2014 e in Giordania nel 2015. Colpisce le piante di pomodoro (Solanum lycopersicum) e di peperone (Capsicum spp.), causando sintomi aspecifici (decolorazione a mosaico sulle foglie e macchie gialle sui frutti) e in generale rallentando la crescita fino a provocare la morte delle piante. Questo virus estremamente stabile si diffonde meccanicamente, ovvero attraverso il contatto con piante, uomo, strumenti, terra e acqua e, sulle lunghe distanze, principalmente attraverso sementi, piante e frutti contaminati. Attualmente il virus è presente in diversi Paesi europei. Nel 2021 è stato individuato per la prima volta in Svizzera ed è stata rilevata in casi isolati ogni anno da allora. Nella produzione di pomodori e peperoni in Svizzera, i servizi cantonali competenti, generalmente i servizi fitosanitari cantonali, provvedono a controllare il ToBRFV nell’ambito della sorveglianza del territorio. Nel quadro del controllo del passaporto fitosanitario nonché del controllo basato sul rischio all’atto dell’importazione di piante o di prodotti vegetali, il Servizio fitosanitario federale monitora il virus.
In Svizzera, il Tomato brown rugose fruit virus è stato classificato come organismo regolamentato non da quarantena dal 2025. L’obbligo di notifica e di lotta si applica quindi solo alle aziende omologate per il rilascio dei passaporti fitosanitari. Esse notificano eventuali sospetti al Servizio fitosanitario federale (SFF).