Per germogliare, i tubercoli dormienti hanno bisogno che la tempratura del suolo sia sufficientemente elevata, il che si verifica solitamente tra il mese di aprile e l’autunno. Dai tubercoli (madre) si sviluppano uno o più rizomi verticali che, in prossimità della superficie del suolo, si ispessiscono formando un cosiddetto «bulbo basale». Successivamente, i bulbi basali danno origine sia a germogli sia a ulteriori rizomi e bulbi basali secondari. Ne consegue che, da un singolo tubercolo dormiente, formatosi l’anno precedente, possono svilupparsi numerose piante indipendenti.
Fase vegetativa
Fase rigenerativa
Durante questa fase, dai rizomi si differenziano i tubercoli. La loro formazione inizia a fine maggio (prima nelle colture protette da veli e/o plastiche) e prosegue per tutta l’estate fino alle prime gelate. La pianta sverna sotto forma di tubercolo. Si è potuto osservare che i tubercoli sopravvivono a temperature di -10 °C misurate alla superficie del suolo. La maggior parte dei tubercoli si trova nello strato di suolo più superficiale (fino a 15 cm di profondità), anche se, a seconda del tipo di suolo, se ne sono trovati fino a 50 cm di profondità.
La fase vegetativa e quella rigenerativa sono contemporanee
Fioritura
Anche se lo zigolo dolce si diffonde principalmente attraverso i tubercoli, ne è stata dimostrata anche la propagazione tramite semi. La fioritura si svolge durante i mesi estivi, da giugno a settembre. I semi sono in grado di germinare se dispongono di sufficiente umidità e se la concorrenza delle altre avventizie rimane moderata. Prove sperimentali hanno evidenziato come le plantule nate da seme, analogamente a quanto capita con quelle provenienti dai tubercoli, siano difficili da controllare con il diserbo chimico. Inoltre, il rischio di disseminazione anemofila risulta elevato. Ogni seme è caratterizzato da una combinazione genetica inedita, potenzialmente in grado di conferirgli nuove caratteristiche, come, per esempio, una maggiore adattabilità alle condizioni climatiche locali, una migliore tolleranza agli erbicidi e una concorrenzialità accresciuta nei confronti delle piante indigene. Quanto elencato evidenzia l’importanza che lo zigolo dolce non riesca a fiorire, sia in campo sia lungo bordi e zone limitrofe.
Bibliografia
Stoller E. W., Sweet R. D. (1987): Biology and life cycle of purple and yellow nutsedges (Cyperus rotundus and C. esculentus).
Weed Technology 1: 66-73.
Malerbologia campicoltura e viticoltura - Changins