Nelle regioni discoste, l'agricoltura fa fatica a mantenersi, soprattutto a causa delle difficili condizioni di produzione, che comportano costi maggiori rispetto alla pianura. Nel corso di questi ultimi anni, che hanno visto ridursi considerevolmente la produzione lattiera, il numero di capi condotti all'alpeggio è ulteriormente diminuito. La foresta guadagna terreno, soprattutto sull'arco alpino. Le superfici non sufficientemente sfruttate o semplicemente abbandonate sono invase dai cespugli e finiscono col chiudersi. I nostri progetti mirano proprio a conciliare la produzione di carne bovina in montagna e la salvaguardia del paesaggio. In futuro, lo sfruttamento dei pascoli si fonderà sempre più sulla capacità degli allevatori di innovare e di trovare buoni metodi di gestione, nonché sulla fabbricazione e commercializzazione di prodotti ad alto valore aggiunto.
In diversi progetti sviluppiamo:
- possibilità di produzione e di cura del territorio usato come pascolo misto (le superfici sono utilizzate da diverse specie animali contemporaneamente)
- strategie per sviluppare, in montagna e nelle zone di estivazione, un sistema di produzione di carne bovina conciliabile con la salvaguardia del paesaggio
- metodi per valutare la qualità del foraggio nei pascoli estensivi
- conoscenze delle relazioni tra gregge e vegetazione
