Conservazione e impiego della diversità delle specie e degli habitat del paesaggio agricolo

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La protezione e l’utilizzo della biodiversità rientrano tra le più importanti sfide del futuro. L'agricoltura acquisisce in merito un’importanza centrale in quanto un’agricoltura produttiva e la biodiversità sono strettamente correlate. L'agricoltura dipende infatti da agroecosistemi intatti e fornisce loro prestazioni in termini sia di produzione sia di cura. Agroecosistemi intatti forniscono da un lato importanti servizi ecosistemici e contribuiscono alla preservazione della diversità di specie e di habitat del paesaggio agricolo. In realtà, però, avviene che la fornitura di questi servizi è influenzata da una produzione intensiva come anche dall’abbandono di superfici con rese marginali.

Quale fondamento per l’elaborazione di strategie per la preservazione della diversità delle specie e degli habitat conformemente agli obiettivi della Confederazione sono necessari un monitoraggio della biodiversità nel paesaggio agricolo e una valutazione delle misure per la sua preservazione a livello di particelle, azienda e paesaggio. Partendo da questi presupposti occorre attivarsi per migliorare l’efficienza del bilancio ambientale in considerazione del cambiamento climatico. Allo stesso tempo vanno sviluppate strategie per ottimizzare i servizi ecosistemici come l’impollinazione e la promozione di organismi utili a sostegno della produzione agricola.

Obiettivi scientifici e temi di ricerca

Questo campo di ricerca strategico persegue i tre obiettivi seguenti.

  1. Monitoraggio della biodiversità nel paesaggio rurale e valutazione delle misure per la sua preservazione a livello di particella, azienda e paesaggio.
  2. Sviluppo di strategie per la promozione di organismi utili (p.es. impollinatori, antagonisti e decompositori), di popolamenti ricchi di specie e sistemi di coltivazione che forniscono servizi ecosistemici.
  3. Miglioramento dell'efficienza del bilancio ecologico e delle misure di gestione a livello di particella e di azienda per raggiungere gli obiettivi ambientali dell’agricoltura e per sostenere la strategia della biodiversità della Confederazione tenendo conto del cambiamento climatico.

Da questi obiettivi derivano i temi di ricerca seguenti.

Monitoraggio della biodiversità

  1. Come si può impostare un monitoraggio a basso costo ed efficiente in modo che si crei un grande valore aggiunto per le autorità e l’agricoltura (basi decisionali)? Con quali nuove tecniche di misurazione (telerilevamento, rilevazioni automatizzate, metodi di laboratorio come Metagonomics) si può migliorare il rapporto costi-benefici di ALL-EMA?
  2. Quali indicatori possono essere dedotti dai dati attualmente rilevati? Come possono essere create sinergie tra ALL-EMA, BDM, statistica della superficie, monitoraggio degli uccelli nidificanti in Svizzera, banca dati AGIS?
  3. Con quali indicatori della biodiversità (gruppi faunistici supplementari) si può completare l’attuale monitoraggio agroambientale?
  4. Come si può migliorare la rappresentazione della biodiversità come categoria influente negli ecobilanci?

Promozione di organismi utili e di servizi ecosistemici

  1. Come si devono strutturare le strisce fiorite in campicoltura affinché impollinatori e predatori siano promossi in modo mirato e le strisce fiorite e altre SPB siano efficaci sulla resa delle piante coltivate?
  2. L’impollinazione delle piante coltivate che dipende dagli insetti è assicurata?
  3. Quali esigenze hanno gli impollinatori e gli organismi utili a livello di disposizione degli spazi nel paesaggio rurale affinché possano fornire il proprio servizio ecosistemico nelle colture agricole?
  4. Quali servizi ecosistemici forniscono le SPB e le superfici con rese marginali?
  5. Come si possono fornire, mediante colture e sistemi di coltivazione nuovi (p.es. leguminose a granelli, sistemi di agricoltura forestale, colture in siti periodicamente umidi), maggiori servizi ecosistemici?
  6. Quali opportunità e rischi derivano dalle nuove tecnologie (p.es. biotecnologia, Genome Editing, RNAi, Gene Drive) oppure dall’impiego di microrganismi nella protezione dei vegetali per i servizi ecosistemici e, in particolare, per la biodiversità?

Miglioramento del bilancio ecologico

  1. Come si può sviluppare ulteriormente il bilancio ecologico, in modo da preservare e promuovere una maggiore quota di specie bersaglio e faro nell’ambiente?
  2. Quale importanza hanno le piante nocive (p.es. neofite invasive, piante velenose) nei paesaggi agricoli e sulle SPB?
  3. Come si può preservare la biodiversità della superficie inerbita nella regione di montagna e quali effetti hanno i nuovi metodi di gestione (irrigazione, sili, soffiatori di foglie, ecc.) nonché il cambiamento climatico?
  4. Come devono essere collocate nello spazio le SPB, le superfici campicole e quelle inerbite di diversa intensità, affinché si promuova in modo ottimale la varietà delle specie e degli habitat?  
  5. Come si possono combinare le preferenze alimentari e le esigenze di movimento di animali al pascolo diversi onde conciliare la preservazione della diversità delle specie e degli habitat con una produzione agricola redditizia?