Riconoscere il romice comune con i droni
Nelle aziende biologiche la lotta contro il romice comune (Rumex obtusifolius) avviene con un lavoro manuale dispendioso in termini di risorse e di tempo oppure nelle aziende convenzionali con i prodotti fitosanitari. In futuro, l’intelligenza artificiale, la tecnologia dei sensori e dei droni nonché la robotica serviranno a debellare il romice comune.
Nell’ambito di un progetto di Innosuisse, Agroscope, Fenaco, la Scuola universitaria professionale della Svizzera occidentale, Sunrise UPC e Huawei stanno sviluppando una tecnologia intelligente per lottare contro questa malerba.
Un drone professionale provvisto di telecamera ad alta risoluzione scatta numerosi fotogrammi singoli dell’intera superficie ricoperta da prati o da pascoli infestati dal romice comune. Tramite la rete 5G, le immagini sono inviate in tempo reale a un server centrale. Un algoritmo appositamente sviluppato riconosce le piante di romice comune rilevate sulle immagini e ne calcola le coordinate. In un secondo momento, i dati sono inviati sul campo, dove un veicolo dotato di GPS raggiunge le malerbe e le estirpa.
Microfiamma e acqua calda nelle colture a file
Per lottare contro le malerbe nelle colture a file, l’acqua calda e la microfiamma possono costituire un’alternativa agli erbicidi. In linea generale, questo principio funziona, ma la sua attuazione richiede un’applicazione estremamente precisa tramite un robot. Siccome le prestazioni sono limitate, ci si domanda come riuscire ad applicare nella pratica questi metodi nuovi in modo razionale.
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Fenaco lanciert Innosuisse-Projekt für nachhaltigen Pflanzenschutz
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