Mosto carente in azoto: esperimenti enologici con lieviti a basso fabbisogno di azoto

Stickstoffarme Moste: önologische Versuche mit Hefen mit geringem Stickstoffbedarf

L'uso di lieviti con basso fabbisogno di azoto può dare una risposta al problema delle carenze nel mosto? Un esperimento in corso presso Agroscope è stato recentemente presentato alle viticoltrici e ai viticoltori di Leytron, con tanto di degustazione.

La stazione sperimentale Viticoltura ed Enologia sta conducendo un esperimento per aiutare le produttrici e i produttori a gestire meglio il mosto carente in azoto, un fenomeno sempre più frequente causato dal cambiamento climatico. Quest'ultimo, infatti, accentua lo stress idrico della vigna e riduce la concentrazione d’azoto assimilabile dai lieviti, una sostanza essenziale per una buona fermentazione alcolica. Le carenze nel mosto possono rallentare o addirittura bloccare la fermentazione e influire negativamente sulla qualità del vino.

Esperimenti in laboratorio e successivamente in cantina sulla Petite Arvine

Sono stati effettuati test su mosti di Petite Arvine provenienti da tre tenute: la cantina cantonale Grand Brûlé e due cantine dell'associazione Vitival (Gérard Dorsaz e La Passerelle). I mosti presentavano livelli diversi di azoto assimilabile (rispettivamente 100, 140 e 200 mg/l). Le prestazioni dei lieviti a basso fabbisogno di azoto sono state quindi confrontate con quelle dei lieviti ad alto fabbisogno.

Prime osservazioni promettenti

Le prime analisi hanno dimostrato che alcuni ceppi di lievito a basso fabbisogno di azoto sono in grado di portare a termine la fermentazione anche in condizioni di carenza, con un ridotto tenore di zucchero residuo. Il panel di degustazione di Agroscope non ha riscontrato differenze significative tra i vini prodotti con i diversi lieviti. Queste prime osservazioni, coerenti con quelle ottenute in laboratorio, suggeriscono che i lieviti a basso fabbisogno di azoto possono essere utilizzati in quei casi in cui alla vendemmia si riscontra una carenza in azoto nel mosto.

Verso una soluzione concreta per i viticoltori

L’esperimento sarà ripetuto sulle prossime due annate per consolidare i dati. L'obiettivo è quello di poter in futuro proporre a viticoltrici e viticoltori un elenco di lieviti adatti ai livelli di azoto rilevati alla vendemmia. In questo modo potranno scegliere se aggiungere azoto al mosto o utilizzare un lievito più performante in situazioni di carenza: una soluzione semplice e facilmente applicabile.

Sono in corso esperimenti simili anche sul vitigno Chasselas, nell'ambito di un progetto di gestione microbiologica della carenza in azoto sostenuto dal Canton Vaud.

Contatti

Informazioni complementari

Versuchsstation Weinbau und Önologie

Stazione sperimentale Viticoltura ed Enologia

I cambiamenti climatici e la modifica delle pratiche colturali sono sfide importanti per la filiera vitivinicola. La stazione sperimentale è alla ricerca di soluzioni.

Ultima modifica 12.09.2025

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