La nuova edizione della campagna «Il test mutande» mira a diffondere le conoscenze sul nostro suolo e a contribuire così a mantenere viva e sana questa preziosa risorsa, sia per i giardini che per le superfici inerbite, le foreste e i terreni agricoli.
Il suolo è importante per la vita: al suo interno è attiva una moltitudine di organismi: piante, lombrichi, collemboli, tardigradi, isopodi, funghi e batteri. Senza di loro, il suolo non potrebbe produrre alimenti, fornire acqua pulita e neppure contribuire alla regolazione del clima. Nel suolo troviamo oltre la metà della biodiversità della Terra.
Il progetto «Il test mutande» è un’iniziativa di Agroscope e dell’Università di Zurigo in partenariato con alcune autorità e organizzazioni del settore agricolo, ambientale, della pianificazione del territorio e della scienza. Il progetto prevede di sotterrare mutande di cotone pulite, vecchie o nuove, e di dissotterrarle dopo due mesi per poi analizzarle.
Lanciata per la prima volta alcuni anni fa negli Stati Uniti dal «Natural Resources Conservation Service», la campagna ha assunto una dimensione internazionale #SoilYourUndies.
L’obiettivo è attirare l’attenzione sull’importante ruolo del suolo e dei suoi abitanti nonché di proteggerlo e conservarlo grazie a una maggiore consapevolezza nella società.
Le campagne svizzere lanciate nel 2019 si basano su un approccio di Citizen Science, una forma di scienza che prevede la partecipazione del pubblico. Le campagne degli anni scorsi hanno destato un vivo entusiasmo: grazie a oltre 1000 volontari, sono state raccolte informazioni preziose sullo stato del suolo in tutta la Svizzera. Anche le attività dedicate alle scolaresche sono state apprezzate: gli studenti hanno potuto comprendere concretamente i processi che avvengono nel suolo. Il progetto è finanziato in buona parte da fondi di terzi provenienti da sei diverse fondazioni.