I residui di PF negli alimenti non devono avere effetti per la salute dei consumatori. Inoltre, non dovrebbero superare il quantitativo necessario per una «buona pratica agricola». Entrambi questi aspetti sono presi in considerazione ai fini dell’omologazione dei PF. Il tenore dei residui dipende in modo significativo dall’applicazione agricola. Il metodo di applicazione, il quantitativo o il periodo che intercorre tra l’applicazione e il raccolto (il cosiddetto «termine d’attesa») sono fattori importanti. Gli esperti di Agroscope valutano i residui previsti nelle derrate alimentati di origine vegetale sulla base degli esperimenti sui residui presentati dalle ditte unitamente ai dossier di omologazione. Sulla base di questi dati, si verifica se sono rispettati i livelli massimi per i residui (LMR) validi in Svizzera, oppure se sono stati ricavati nuovi LMR e se è stato richiesto di fissarli.
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I livelli massimi per i residui validi in Svizzera sono elencati nell’allegato 2 dell’«ordinanza del DFI concernente i livelli massimi per i residui di antiparassitari nei o sui prodott i di origine vegetale e animale» (OAVA)
Per molte combinazioni di principi attivi/alimenti, l’OAVA fa riferimento agli atti normativi dell’UE. I livelli massimi dell’UE figurano nella banca dati europea per i pesticidi «EU Pesticides Database».