La lavorazione del suolo ha lo scopo di preservare una struttura del terreno favorevole e stabile, oltre che di offrire alle colture condizioni adeguate per installarsi e crescere (ASIAT, 1989). Più nel dettaglio, tale obiettivo viene raggiunto attraverso una minore lavorazione del suolo e il metodo della semina diretta, che insieme limitano il rischio di ridurre la fertilità del terreno nei sistemi campicoli.
Di questo aspetto ci interessa l'influenza delle tecniche colturali semplificate (o tecniche di conservazione del suolo) sulla nutrizione delle piante, sul controllo delle malerbe e sulle prestazioni delle colture. Questi differenti fattori, così come l'evoluzione delle proprietà del terreno, sono in particolare oggetto di studio di un esperimento a lungo termine che compara l'aratura con tre procedure senza aratro.