Negli anni '90, il Centro di ricerche apicole ha partecipato ad un programma di monitoraggio in cui sono stati testati oltre 100 olii essenziali, assieme ai loro componenti, per quanto concerne l’efficacia contro la varroa. Nonostante gli olii di salvia, isoppo e timo si siano rilevati interessanti, solo il timolo è stato utilizzato in prodotti acaricidi. I trattamenti contenenti timolo sono di facile realizzazione e sul mercato già si trovano diversi preparati. I vantaggi e gli svantaggi dell’uso del timolo sono riportati nel "Apilife VAR - Un prodotto per la lotta contro la varroa la cui sostanza attiva principale è il timolo" e nel "THYMOVAR per combattere la Varroa jacobsoni".
Bacterial strains used as starter cultures in the production of fermented foods may act as reservoirs for antibiotic resistance (AbR) genes. To avoid the introduction of such genes into the food chain, the presence of acquired AbR in bacterial strains added to food must be tested. Standard protocols and microbiological cut-off values have been defined to provide practitioners a basis for evaluating whether their bacterial isolates harbour an acquired resistance to a given antibiotic. Here, we tested the AbR of 24 strains of Pediococcus acidilactici using the standard protocol and microbiological cut-off values recommended by the European Food Safety Authority (EFSA). Phenotypic data were complemented by searching for known AbR genes using an in silico analysis of whole genomes. The majority of the strains (54.2%) were able to grow at a tetracycline concentration above the defined cut-off, even though only one carried a known tetracycline resistance gene, tetM. The same strain also carried the AbR gene of an erythromycin resistance methylase, ermA, and displayed resistance towards clindamycin and erythromycin. Our results bolster the scarce data on the sensitivity of P. acidilactici to tetracycline and suggest that the microbiological cut-off recommended by the EFSA for this antibiotic should be amended.
Nonostante il timolo lasci residui nella cera e nel miele, dal profilo tossicologico tali residui sono innocui.
In Svizzera l’utilizzo dei prodotti a base di timolo, a partire dal 2008, è diminuito considerevolmente. Gli apicoltori che lavorano con tali prodotti tendenzialmente riportano più perdite d’inverno rispetto agli apicoltori che, per esempio, utilizzano l’acido formico.