Qual è la situazione della concorrenzialità ecologica dei prodotti agricoli svizzeri rispetto alle importazioni? Tale domanda diventa ancora più importante quando mutano le condizioni quadro nel commercio estero. Illustriamo i punti di debolezza e di forza della produzione svizzera di cereali, patate, latte e carne, paragonandoli con quelli dei principali Paesi importatori.
L'auspicata riduzione delle emissioni di gas serra richiede particolari sforzi anche in agricoltura. Nella campicoltura esistono numerose possibilità di intervento, per esempio con l'ottimale gestione degli avvicendamenti delle colture, l'ottimizzazione della concimazione o la ridotta lavorazione del terreno. Queste opzioni vengono sondate tramite prove sul campo e analisi dei cicli di vita.
I sistemi a basso input hanno il potenziale di ridurre l'inquinamento ambientale. La produttività di tali sistemi è però inferiore, limitando il loro rendimento complessivo. Le varietà vegetali e le tecniche di produzione impiegate derivano spesso da sistemi intensivi. SOLIBAM si prefigge come obiettivo di migliorare il rendimento dei sistemi a basso input tramite lo sviluppo di innovazioni nella coltivazione che siano adeguate alle loro condizioni.
Tramite l'ottimizzazione degli avvicendamenti delle colture in base a criteri economici ed ecologici è possibile migliorarne la resa. Nell'ambito del progetto CASDAR-PCB, sono state esaminate diverse rotazioni di colture campicole in Francia con il metodo di analisi del ciclo di vita SALCA.
Alimento importante in Svizzera, la carne riveste un ruolo economico di rilievo per il commercio al dettaglio e per l'agricoltura. D'altra parte, la produzione di carne inquina il nostro ambiente e di conseguenza è spesso oggetto di critiche. Ma quale inquinamento ambientale provoca di preciso un chilogrammo di carne? Dipende da dove e da come è stata prodotta la carne in questione?
Quando campicoltura e allevamento di animali da reddito procedono di pari passo, è possibile sfruttarne le sinergie. In tutta Europa, però, si riscontra una crescente specializzazione regionale dell'agricoltura. Nel nostro Paese continua a esserci un'elevata varietà nel settore. La Svizzera: un alunno modello?
Sotto il profilo ambientale politica e società impongono all'agricoltura standard sempre più elevati. Per potere rispondere adeguatamente, Agroscope offre in collaborazione con due partner esperti un servizio completo nell'ambito dell'analisi del ciclo di vita aziendale.
L'agricoltura ci fornisce alimenti e contribuisce a plasmare il nostro paesaggio, ma inquina anche l'ambiente con sostanze nutritive e altre emissioni. Come si può migliorare l'impatto ambientale delle aziende agricole? Quali tipi di aziende incidono invece in maniera positiva, dove risiede il maggiore potenziale di miglioramento?
Da molti anni Agroscope si occupa dell'analisi economico-ecologica del settore agricolo. Nell'ambito di due progetti già conclusi è stato creato un collegamento tra gli indicatori ambientali ottenuti dall'analisi del ciclo di vita e i modelli di ottimizzazione economica. Attualmente si sta valutando se e come gli indicatori ambientali ricavati dall'analisi del ciclo di vita possano essere integrati nei modelli economici.
In Svizzera, l'agricoltura è responsabile per circa il 10 per cento delle emissioni di gas serra. IP-SUISSE intende sensibilizzare i propri agricoltori su questa problematica e sta elaborando un programma di iniziative in collaborazione con Agroscope.