Identificato un nuovo parassita in Svizzera

Conthey, 02.09.2011 - Nel luglio 2011 è stata identificata in Svizzera, nelle colture di piccoli frutti del Ticino e dei Grigioni, la drosofila del ciliegio (Drosophila suzukii). In seguito ai danni causati da questa drosofila in Italia e in Francia nel 2010, la Stazione di ricerca Agroscope Changins-Wädenswil ACW ha formato nella primavera 2011 un gruppo di lavoro e ha dato avvio ad una prima campagna di monitoraggio nelle regioni di produzione frutticola. ACW sta attualmente valutando delle possibilità di lotta.

La drosofila del ciliegio (Drosophila suzukii Matsumura,) è un moscerino della frutta o dell'aceto (famiglia delle Drosophilidae), misura 2-3 mm di lunghezza, ha occhi rossi e corpo color bruno-giallastro. Per i non-specialisti, l'identificazione è relativamente facile per il maschio che presenta una macchia nera sul bordo posteriore delle ali, caratteristica assente sulle nostre specie indigene di Drosophila (foto 1). La femmina, ad ali immacolate, assomiglia fortemente alle drosofile comuni. Ella depone nei frutti sani (1 a 3 uova per femmina e frutto); le larve che ne escono si nutrono della polpa. Le larve all'ultimo stadio misurano 5-6 mm e sono di un color bianco/crema. La pupa, di forma cilindrica e di un colore bruno-rossastro è lunga 2-3 mm. La durata media di una generazione è di circa 30 giorni in aprile e di 18 giorni in luglio. Con il nostro clima i voli sono stati osservati da aprile a novembre. La durata di vita di un adulto è di 3-9 settimane. Una femmina depone in media pressoché 400 uova.

Uno dei sintomi di attacco tra i più caratteristici è una depressione dei tessuti sotto-epidermici dei frutti infestati (appassimento). Le colture più sensibili sono la fragola, i mirtilli ed altre bacche, il ciliegio, il pesco, l'albicocco e altri frutti a nocciolo. Altri frutti-ospiti hanno un'importanza secondaria: l'uva, la mela, il fico, il caco, il kiwi e la pera, come anche diversi frutti a polpa selvatici.

A causa della sua polifagia, la sua rapida diffusione e la sua biologia si tratta di un parassita primario. Attacca preferibilmente frutti non raccolti in corso di maturazione. Originario del Giappone, disseminato nel America del nord, a fine 2008 è stato scoperto in Spagna, a novembre 2009 in Italia nel Trentino e nel 2010 nella Francia meridionale e in Corsica.

Nel 2011 Agroscope ACW ha lanciato una campagna di monitoraggio in modo da determinare l'eventuale presenza del parassita sul territorio svizzero. Sono state selezionate delle aziende nei cantoni Ginevra, Turgovia, San Gallo, Grigioni, Ticino, Argovia, Basilea Campagna, Zurigo, Vaud e Vallese, produttrici di bacche o di frutti a nocciolo. La trappola consisteva in un recipiente contenente un po' d'aceto di mela e,  per facilitare il controllo delle catture, di una placchetta cosparsa di colla (vedi foto 2).

Non ancora identificato nel resto della Svizzera e nelle colture di frutti a nocciolo, a fine luglio su delle trappole posate all'interno di colture di bacche nei Grigioni e in Ticino sono stati trovati degli adulti di D. suzukii (vedi foto 3). In quest'ultimo caso, che concerne una coltura di mirtilli, è stata rilevata un'infestazione larvale molto importante che ha danneggiato il 70-80% dei frutti. Per poter valutare la dispersione e l'ampiezza delle popolazioni del parassita i monitoraggi continueranno nelle zone colpite. In collaborazione con i paesi vicini già toccati da D.suzukii, saranno implementate delle prove di lotta.

A causa della sua virulenza e della sua capacità di attaccare dei frutti sani poco prima del raccolto, risulta difficile controllare questo parassita. Nei prossimi anni dobbiamo oramai aspettarci la sua diffusione in tutti i paesi dell'Europa centrale e meridionale. Il gruppo di lavoro di Agroscope ACW sta attualmente studiando le esperienze di prevenzione e di lotta applicate nei paesi già infestati e ha dato inizio al processo di omologazione di prodotti fitosanitari.

Riquadro : Il fatto che D. suzukii sia diffuso principalmente attraverso il commercio di frutti rende poco efficaci i controlli fitosanitari e le misure preventive alla frontiera. Da un lato il volume e la diversità dei frutti potenzialmente ospiti importati è molto elevato, dall'altro deboli attacchi su frutti risultano difficili da identificare. L'organizzazione europea e mediterranea per la protezione delle piante (OEPP) ha incluso D. suzukii sulla lista d'allerta. Tuttavia, la difficoltà di riuscir a controllare efficacemente i canali d'introduzione del parassita mette in discussione l'utilità di dichiararlo organismo di quarantena.


Indirizzo cui rivolgere domande

Catherine Baroffio, Serge Fischer
Stazione di ricerca Agroscope Changins-Wädenswil ACW
Centro di ricerca Conthey, 1964 Conthey/Svizzera
catherine.baroffio@acw.admin.ch
serge.fischer@acw.admin.ch
+41 (0)27 345 35 50

Judith Auer, capo gruppo comunicazione
Stazione di ricerca Agroscope Changins-Wädenswil ACW
Casella postale 1012, 1260 Nyon, Svizzera
judith.auer@acw.admin.ch
+41 (0)22 363 41 82



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