Divona, il nuovo vitigno bianco resistente alle malattie selezionato da Agroscope
Berna, 30.10.2018 - Agroscope, il centro di competenza della Confederazione per la ricerca agronomica, presenta il primo vitigno bianco multiresistente: Divona. Frutto di vent’anni di ricerche, grazie alla sua resistenza alle malattie fungine e alla sua attitudine enologica questo vitigno è molto apprezzato sia in vigna che nel bicchiere.
Divona, il cui nome è un omaggio alla divinità celtica delle sorgenti, permette di ridurre drasticamente l’impiego di prodotti fitosanitari e contribuisce così a promuovere una viticultura ecologica. Il nuovo vitigno è stato battezzato martedì 30 ottobre nell’ambito di una manifestazione organizzata congiuntamente da Agroscope e dal Cantone di Ginevra, pioniere nel settore dei test viticoli, nei cui vigneti Divona è coltivato dal 2009. Eva Reinhard, responsabile di Agroscope, commenta soddisfatta: «Con la selezione si possono sviluppare varietà resistenti alle malattie che permettono di produrre vini di alta qualità».
Il primo vitigno bianco multiresistente selezionato da Agroscope
Come suo fratello maggiore, il vitigno rosso Divico, Divona è nato dall’incrocio tra Gamaret e Bronner. Caratterizzato da una buona resistenza al marciume grigio, dal Gamaret ha ereditato un ottimo potenziale enologico; dal Bronner, invece, un’elevata resistenza alla peronospora e all’oidio. L’IRAC 2060, nome in codice di Divona, è stato selezionato tra migliaia di candidati sulla base di diversi criteri agronomici, analitici ed enologici.
Un ottimo comportamento nel vigneto
Come il Müller Thurgau, Divona è un vitigno a maturazione precoce: per la sua coltivazione è quindi consigliabile evitare i punti più caldi del vigneto e i terreni in cui la disponibilità idrica è molto limitata. Il vitigno deve inoltre essere protetto dai danni causati dagli uccelli. Divona è caratterizzato da media vigoria, portamento relativamente eretto e produttività molto elevata, che spesso rende necessaria una regolazione della vendemmia. A seconda della pressione delle malattie, nel periodo di fioritura-allegagione è necessario effettuare solo da uno a tre trattamenti contro la peronospora e l’oidio.
Promettente al palato
Valutati molto positivamente nelle degustazioni, i vini ottenuti da Divona sono strutturati, presentano un bouquet fine e sono caratterizzati da sentori di frutti esotici e agrumi, spesso arricchiti da note floreali e minerali. Venerdì scorso, questo vino ha ricevuto una medaglia d'oro in occasione della sua prima presentazione al concorso internazionale dei vini da vitigni resistenti (PIWI).
Il vitigno è coltivato in una rete di particelle sperimentali distribuite sull’intero territorio svizzero, sia in aziende che praticano la produzione integrata che in aziende biologiche. Le prove di vinificazione eseguite da Agroscope e le osservazioni condotte nella rete sperimentale consentono di adeguare Divona a diversi siti e di definire i metodi di vinificazione più adatti a questo vitigno.
Un programma di selezione viticola high tech
In 50 anni il programma di selezione viticola di Agroscope ha dato vita a diversi vitigni, sia bianchi che rossi. Le tradizionali tecniche di incrocio (o ibridazione) hanno permesso di ottenere vitigni poco sensibili al marciume grigio, come il Gamaret e il Garanoir. Dal 1996 in poi la creazione varietale ha fatto ricorso all’ibridazione interspecifica tra la vite europea e vitigni derivati da specie selvatiche di origine americana e asiatica che presentano geni di resistenza alla peronospora e all’oidio. Questi parassiti attaccano la vite europea rendendo necessari diversi interventi, sia nella produzione integrata che in quella biologica.
Per rendere più rapido ed efficace il processo di creazione varietale, Agroscope ha sviluppato una metodologia che prevede l’esecuzione di test biochimici precoci finalizzati a individuare i genotipi resistenti già allo stadio di plantula. I candidati interessanti sintetizzano naturalmente delle sostanze appartenenti alla famiglia degli stilbeni per difendersi dalle malattie fungine. Nel 2013 questo approccio unico nel suo genere ha permesso di lanciare Divico, il primo vitigno multiresistente rosso, il cui sviluppo è molto promettente. Il 2018 vede invece la nascita del primo vitigno multiresistente bianco: benvenuto Divona!
Indirizzo cui rivolgere domande
Jean-Laurent Spring, Responsabile del Gruppo di ricerca «Viticoltura», Agroscope,
+41 58 468 65 63
jean-laurent.spring@agroscope.admin.ch
Claire Bussy Pestalozzi, Comunicazione, Agroscope, +41 58 467 32 63, claire.bussy-pestalozzi@agroscope.admin.ch
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