In quali stomaci finiscono le drosofile del ciliegio?

Zurigo-Reckenholz, 15.03.2018 - Alla ricerca di predatori indigeni dell'esotica drosofila del ciliegio, gli esperti di Agroscope hanno sviluppato un metodo che permette di dimostrare la presenza del patrimonio genetico della drosofila del ciliegio nello stomaco dei predatori.

La drosofila del ciliegio (Drosophila suzukii) è una specie esotica che causa gravi danni all’agricoltura svizzera. Contrariamente alle drosofile indigene può attaccare frutti e bacche intatti e in maturazione, depositandovi le proprie uova. Questi frutti deperiscono rapidamente e non sono più commercializzabili.

Lotta ardua

La lotta contro la drosofila del ciliegio è ardua in quanto essa si riproduce molto velocemente e le larve sono ben protette all’interno dei frutti. Oltre ai metodi fisici, come per esempio avvolgere con delle reti i frutteti, in futuro anche gli antagonisti naturali della drosofila del ciliegio potrebbero svolgere un ruolo nella lotta contro di essa.

Mentre già sono stati effettuati alcuni studi sulle vespe parassite indigene quali antagonisti, finora si ignora quasi del tutto quali predatori si nutrano di drosofile del ciliegio. Ciò è difficile da individuare tramite osservazioni sul campo e gli esperimenti in laboratorio rispecchiano soltanto limitatamente la realtà sul terreno.

Chi si nutre di drosofile del ciliegio?

In collaborazione con il professor Michael Traugott e il suo gruppo di ricerca sull’ecologia applicata e trofica dell’Università di Innsbruck, gli esperti di Agroscope sotto la direzione di Jana Collatz hanno sviluppato un metodo molecolare che utilizza il patrimonio genetico (DNA) della drosofila del ciliegio per identificare i suoi predatori. A tal proposito sono state generate due brevi sequenze di DNA (cosiddetti primer), che si legano in maniera specifica al DNA della drosofila del ciliegio, ma non a quello di altre specie. Ora si possono eseguire ricerche sui potenziali predatori. Gli artropodi predatori come insetti e ragni sono raccolti sul campo e analizzati in laboratorio applicando il nuovo metodo. Se un predatore ha mangiato l’uovo, la larva o la forma adulta di una drosofila del ciliegio, anche il DNA di quest’ultima si trova nel suo stomaco. In tal caso la specifica coppia di primer rimanda al DNA della drosofila del ciliegio. In una fase successiva la sequenza di DNA identificata può essere moltiplicata e resa visibile. Se nello stomaco del pedatore non si trova il DNA della drosofila del ciliegio, nessun segnale è registrato.

Con questo metodo gli esperti di Agroscope hanno dimostrato che forbicine, ragni, cimici predatrici e alcuni stafilinidi avevano mangiato drosofile del ciliegio. Il metodo è semplice da applicare e può contribuire a identificare ulteriori predatori della drosofila del ciliegio, allo scopo di meglio preservarli e favorirli.

Indicazioni bibliografiche

Wolf S, Zeisler C, Sint S, Romeis J, Traugott M, Collatz J (2018) A simple and cost-effective molecular way to track predation on Drosophila suzukii in the field. Journal of Pest Science 91: 927-935, doi: 10.1007/s10340-017-0948-7


Indirizzo cui rivolgere domande

Jana Collatz, collaboratrice scientifica
Settore Agroecologia e ambiente
Reckenholzstr. 191, 8046 Zurigo
jana.collatz@agroscope.admin.ch
+41 58 468 76 69

Carole Enz, specialista in comunicazione
Corporate Communication Agroscope (CCA)
Agroscope, Schloss 1, 8820 Wädenswil
carole.enz@agroscope.admin.ch
+41 58 460 62 72



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