Un progetto preliminare sostenuto dalla Fondation Sur-la-Croix ha dimostrato che, come prodotto, le mandorle svizzere sono considerate un’opzione interessante per il futuro nella pratica agricola e nel mercato dei consumatori.
Per i produttori svizzeri risulta tuttavia difficile scegliere una varietà di mandorlo e un sistema di coltivazione adatti. Lo studio preliminare non è riuscito a trovare risposta a domande rilevanti per quanto riguarda i servizi ecosistemici e l’integrazione della coltivazione del mandorlo nel paesaggio agricolo svizzero. La Fondation Sur-la-Croix finanzia un altro progetto di tre anni per colmare la mancanza d’informazioni con studi scientifici e per condividere le conoscenze già esistenti.
Insieme agli attori interessati, si sta sviluppando una produzione sostenibile e adeguata alle condizioni locali e si stanno elaborando linee guida per la coltivazione del mandorlo in Svizzera. I progetti in programma si articolano prevedono svariate attività: la creazione di un esperimento varietale sul mandorlo presso lo Steinobstzentrum Breitenhof, il centro di Agroscope dedicato alla frutta a nocciolo, la creazione di una rete di esperimenti e di aziende e una piattaforma dedicata agli attori interessati. Il lavoro degli studenti sarà dedicato ai servizi ambientali e all’integrazione nel paesaggio.
Pubblicazione finale del progetto preliminare
In Svizzera il mandorlo può costituire una valida opzione per la frutticoltura, anche per gli alberi da frutto ad alto fusto? Qual è il potenziale in termini di coltivazione e di vendite? L’uomo e la natura possono ottenere risultati positivi in pari misura? Le prime risposte saranno formulate dai ricercatori di Agroscope in collaborazione con i rappresentanti della pratica e dell’amministrazione, con il sostegno della Fondation Sur-la-Croix.
