Raggi Far UV-C (222 nm) contro l’oidio delle fragole

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Agroscope conduce un esperimento innovativo con un apparecchio che emette raggi UV-C con una lunghezza d’onda di 222 nanometri per combattere l’oidio delle fragole e l’acaro tetranico (ragnetto rosso). Il prototipo è in fase di sperimentazione in un tunnel presso la sede di Conthey.

I raggi UV-C, i più energetici nello spettro dell’ultravioletto, sono noti per le loro proprietà disinfettanti, in particolare nell’ambito medico. Il loro utilizzo in agricoltura come alternativa ai prodotti fitosanitari è ancora agli inizi.

Due dispositivi, due strategie: 254 o 222 nanometri (nm)

Agroscope sta valutando due dispositivi che emettono raggi UV-C nella lotta contro l’oidio delle fragole coltivate al coperto nel quadro della rete di competenze Frutta e bacche (KOB). Il primo dispositivo è un robot che emette raggi UV-C, , in fase di test da febbraio 2024 presso un produttore in Turgovia. Utilizza una lunghezza d’onda di 254 nm che ha un effetto disinfettante e viene già utilizzato. Il secondo robot, testato da maggio a Conthey, è un prototipo per il momento a spostamento manuale. Punta sulla tecnologia dei raggi UV-C lontani, con una lunghezza d’onda di 222 nm, ancora poco utilizzata, ma molto promettente.

Questo prototipo, sviluppato dall’azienda Aquanetto percorre le colture di fragole due volte alla settimana e tratta le piante con una luce invisibile e disinfettante. A differenza dei trattamenti con i raggi UV-C a 254 nm, applicati di notte, questo processo è utilizzabile in pieno giorno. Louis Sutter, responsabile del gruppo di ricerca Bacche e piante medicinali presso Agroscope, spiega: «La luce UV-C 254 agisce sul DNA dell’oidio sfruttando l’inattività dei suoi meccanismi di difesa durante la notte, mentre i raggi UV-C 222 sono assorbiti soprattutto dalle proteine.» Oltre alla flessibilità di utilizzo, i raggi UV-C 222 hanno il vantaggio di essere sicuri per la salute umana. Non penetrano in profondità nella pelle e non alterano i tessuti. L’unica precauzione da prendere è indossare un paio di occhiali da sole per evitare un leggero bruciore agli occhi.

«Diversi studi confermano l’efficacia dei raggi UV-C 222 lontani in agricoltura in quanto riducono in misura significativa le malattie su diverse piante causate da diversi parassiti», spiega Louis Sutter.

Effetto sugli acari tetranici

Sembra che la luce abbia un effetto sugli acari tetranici, minuscoli ragnetti predatori. «Sino ad oggi abbiamo constatato una diminuzione del numero di acari sulle fragole trattate. », osserva André Ançay, collaboratore scientifico di Agroscope.

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La produzione svizzera di frutta e bacche è chiamata ad affrontare sfide sempre più complesse. Per riuscirci, la rete di competenze Frutta e bacche riunisce i punti di forza di tutti gli operatori della filiera.

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Ultima modifica 28.08.2024

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